Nascerà il Comitato europeo delle città transfrontaliere e nascerà da Gorizia e dal Friuli Venezia Giulia grazie all’impegno e al lavoro decennale dell’Associazione Mitteleuropa che ha organizzato, proprio a Gorizia, il primo Meeting europeo delle città transfrontaliere. Un’iniziativa che non ha precedenti in Europa e che, come ha sottolineato il presidente dell’Associazione Paolo Petiziol, “è unica ed ambiziosa perché nasce dal basso, dall’Europa delle città e delle persone che oggi hanno portato qui istanze, necessità, progetti e obiettivi per costruire il futuro delle prossime generazioni, un futuro basato sulla cooperazione, sul dialogo e sulla pace.”
Sul palco del meeting, dieci città europee di confine: oltre a Gorizia (Italia) e Nova Gorica (Slovenia), ci saranno Valka (Lettonia) e Valga (Estonia), Frankfurt an der Oder (Germania) e Slubice (Polonia), Komárno (Slovacchia), Gradiška (Bosnia-Erzegovina), Gornja Radgona (Slovenia) e Bad Radkersburg (Austria). Mario Anzil, vicepresidente della Regione FVG e assessore regionale alla cultura, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa “che, sono sicuro, farà molta strada: dopo essere stati per decenni un lontano e semi sconosciuto nordest, presidio armato del confine orientale, oggi siamo un piccolo compendio dell’universo che pulsa nel cuore dell’Europa, affacciato al mare e al mondo.
Ciò apre scenari nuovi ed ambiziosi: dove c’erano confini, oggi ci sono nuove opportunità, dove c’era divisione, nascono capacità di apertura, di crescita condivisa e di pace.”
L’esempio virtuoso arriva prima di tutto da Nova Gorica e Gorizia, unite dal comune progetto di GO2025! come ha sottolineato il Ministro alle Relazioni tra la Repubblica di Slovenia e gli sloveni all'estero Matej Arčon: “la cooperazione tra le nostre città è il modello virtuoso di rapporto che porto sempre come esempio in Europa, capace di rafforzare la collaborazione tra due intere nazioni e di ridurre le possibilità di conflitti, che, di fatto, è la missione più alta dell’Europa, ciò che ha di più prezioso: la pace.” La proposta emersa dal confronto tra sindaci ed istituzioni delle città di confine è di creare un’istituzione congiunta che rappresenti a Bruxelles tutte le realtà transfrontaliere con le specifiche istanze progettuali e finanziarie che le accomunano.
Trasporti, sanità, istruzione, ecologia, cultura sono i temi più sentiti dalle città di confine perché entrano in modo diretto e quotidiano nella vita dei cittadini. Ecco perché le città transfrontaliere vanno messe al centro dell’azione politica e legislativa e, per fare questo, serve un documento strategico congiunto con obiettivi comuni, in modo che si trasformi in programmazione sovranazionale per chiedere interventi legislativi, finanziamenti e quindi a cascata risolvere e gestire le esigenze. Come ha ben sottolineato Elena Lizzi, deputata del Friuli Venezia Giulia in Europa, “l’Associazione Mitteleuropa è riuscita a costruire un sistema politico di dialogo per arrivare al riconoscimento europeo di uno status di città transfrontaliere e, di conseguenza, ad un ruolo strategico all’interno dell’UE. Queste aree di confine sono definite dall’Europa come laboratori di integrazione europea, ma devono affrontare una lunga serie di ostacoli”.
E ha dato poi importanti e pratici consigli a chi dovrà redigere i documenti programmatici da presentare a Bruxelles: “fate proposte operative che tengano conto del percorso legislativo europeo (che non appartiene solo al Parlamento, ma anche alla Commissione Europea) e del ruolo del Consiglio Europeo che rappresenta gli stati membri e deve essere coinvolto come partner consapevole e collaborativo e che non deve temere la costituzione di “nuovi principati”.
Erano presenti all’hotel Entourage il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, il sindacodi Nova Gorica Samo Turel, il prefetto di Gorizia Raffaele Ricciardi, il Rettore dell'Università di Udine Roberto Pinton, il Presidente del Consiglio Regionale Mauro Bordin, l'Assessore regionale alla cultura Mario Anzil e il consigliere Diego Bernardis. Tra le presenze sottolineiamo anche l’Ambasciatore d’Italia a Lubiana, S.E. Carlo Campanile, l’Ambasciatore di Repubblica Ceca a Lubiana, S.E. Juraj Chmiel, l’Incaricato d’Affari dell’Ambasciata Polacca a Lubiana, Lukasz Michał Paprotny, e la Console di Polonia a Milano, Anna Golec-Mastroianni, l’ Ambasciatore e C.E.I. National Coordinator per il Ministero Affari Esteri di Bosnia-Herzegovina Miloš Prica.