Lenghis - Festival dal Teatri des Lenghis Minoritariis è il primo Festival dedicato al Teatro delle lingue minoritarie e viene organizzato a Gorizia nell’anno della Capitale europea della cultura GO!2025 con un programma lungo dieci giorni che fa incontrare e dialogare alcune tra le principali lingue minoritarie dell’Europa.
Appuntamento dal 23 ottobre al primo novembre con diciotto spettacoli, otto compagnie teatrali e oltre 30 artisti coinvolti che arrivano da cinque paesi dell’Europa: oltre all’Italia, da Slovenia, Croazia, Olanda e Spagna. Sono sette le diverse lingue che “saliranno” sul palco: friulano, sardo, frisone, catalano, albanese e anche sloveno e italiano come minoranza linguistica rispettivamente di Italia e Croazia. Il Festival è organizzato dal Teatri Stabil Furlan con il sostegno della Regione FVG, di PromoTurismoFvg, dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia e del Comune di Gorizia, in collaborazione con Arlef. La sede operativa del Festival sarà nella sede della Società Filologica Friulana di Gorizia in Casa Ascoli. E proprio nella sede della Filologica di Udine è stato presentato oggi l’evento alla presenza del presidente del Teatri Stabil Furlan Lorenzo Zanon, del presidente di ERT Fabrizio Pitton, del direttore di ERT Alberto Bevilacqua, della direttrice di SNG Nova Gorica Mirjam Drnovšček e di Massimo Somaglino, direttore creativo di Lenghis che ha illustrato il ricchissimo programma del festival.
“Abbiamo voluto fortemente questo festival – sottolinea il presidente del Teatri Stabil Furlan Lorenzo Zanon - siamo convinti che attraverso la collaborazione con altre realtà minoritarie italiane ed europee si possa costruire un importante lavoro di crescita e di confronto rispetto alle azioni che l’Unione Europea potrebbe mettere in campo per preservare e valorizzare meglio la realtà del plurilinguismo. È una prima edizione che vuole sfruttare l’occasione di GO!2025, ma il nostro obiettivo è di renderlo un appuntamento biennale e quindi organizzare la seconda edizione nel 2027, anno di Pordenone capitale italiana della cultura. In FVG convivono tre minoranze linguistiche, friulano, sloveno e tedesco: un mosaico di culture che viene da lontano, importante esempio di convivenza che parla la lingua della pace e che è fondamentale valorizzare all’interno dell’Europa”.
Il programma è stato curato dal direttore artistico Massimo Somaglino: “18 appuntamenti con spettacoli teatrali e musicali, 3 laboratori tenuti da altrettanti maestri internazionali, 16 incontri di approfondimento su esperienze di scena e di traduzione aperti al pubblico: mi sento di dire che il teatro, come è nelle migliori tradizioni, calerà su Gorizia, coinvolgendo speriamo la sua cittadinanza, perché tutti, grandi e piccoli, studiosi e curiosi, professionisti e appassionati potranno trovare nel programma del festival ciò che è più adatto per loro.”
“Gli appuntamenti che compongono il ricco cartellone sono momenti di apertura verso il teatro di lingue e culture diverse – aggiunge Somaglino - sono tutte produzioni contemporanee e alcune di esse sono pensate proprio per Go!2025, formando una vera mappa del teatro europeo delle lingue minoritarie. Ma sono soprattutto i laboratori e gli incontri la vera anima di un festival come questo: Gorizia ed il Friuli come laboratorio linguistico ed artistico dove si incontrano esperienze differenti, tutte legate ai concetti di identità ed alterità, di appartenenza e di scambio”.
Il programma del festival è diviso in tre filoni principali, gli spettacoli, i laboratori per attori e gli incontri e i convegni. Gli spettacoli saranno un vero viaggio tra storie, racconti e culture che si intrecciano grazie alle diverse lingue che si sovrappongono: c’è la messinscena tradotta in friulano dal frisone per raccontare la storia di un contadino diviso tra tradizione e modernità (Ce crodistu di fa’ – 24 ottobre alle 20.30); c’è l’incontro tra due donne, una friulana e l’altra slovena, di Drugačen svet /Un altri mont (26 ottobre alle 21), c’è il racconto d d’amore e di banditi di Istorias (27 ottobre) in cui la lingua sarda logudorese, la lingua della poesia, si intreccia con quella italiana, c’è L’Empestat/Il burlac (29 ottobre alle 20.30) in lingua catalana con sovratitoli in italiano.
I Laboratori si svolgeranno tra il 22 e il 31 ottobre e saranno tenuti da Claudio de Maglio, direttore dell’Accademia d’arte drammatica Nico Pepe, da Davide Carnevali, autore, regista, e artista associato presso il Piccolo Teatro di Milano e da Ivor Martinić, drammaturgo croato pluripremiato. Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano) dà forma a Meet a mestri (incontra un maestro), ovvero l’occasione che il festival offre dare spazio al dialogo, alle domande, alla voglia da parte di artisti che hanno scelto percorsi autorali nel teatro e nella cultura, di raccontarsi, di spiegare le loro idee sull’arte, sul teatro, sulla loro poetica e sulla loro vita.
Il cartellone di Lenghis sarà preceduto da due importanti anteprime. Martedì 30 settembre alle ore 20 al Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica andrà in scena Tragùdia – Il canto di Edipo, pluripremiato spettacolo di Alessandro Serra recitato in grecanico, una lingua minoritaria parlata in un angolo remoto di quella che fu la Magna Grecia. L’appuntamento, inserito nel contesto delle celebrazioni di Go!2025, è organizzato dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia che sceglie così di aprire idealmente il cartellone 2025/2026 dei suoi trenta teatri a Nova Gorica, sottolineando la vocazione naturale del Friuli Venezia Giulia al dialogo culturale europeo. Tragùdia ricostruisce con rigore filologico le modalità sceniche dell'antica tragedia greca, dimostrando come i linguaggi teatrali più antichi e le lingue apparentemente "minori" possano parlare con forza universale al pubblico contemporaneo, trasformando la marginalità geografica in centralità culturale e facendo del nostro territorio un laboratorio privilegiato di sperimentazione artistica.
«Aprire le stagioni ERT e dare virtualmente il via al Festival Lenghis a Nova Gorica, nell’anno di GO!2025, ha un significato particolare: – sottolinea Fabrizio Pitton, Presidente di ERT - è un gesto di attenzione verso un territorio che incarna più di ogni altro la vocazione europea e transfrontaliera del Friuli Venezia Giulia. La nostra regione si trova nel cuore dell’Europa e l’ERT sente la responsabilità di essere un ponte culturale, capace di aprirsi e dialogare con nuove comunità, lingue e tradizioni».
Questo aspetto sarà amplificato dalla seconda anteprima del Festival che si terrà giovedì 16 ottobre alle 20.45 al Palamostre di Udine dove andrà in scena Alla ricerca della lingua perduta, scritto da Goran Vojnović, diretta da Janusz Kica, uno spettacolo prodotto dal Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica e organizzato ancora una volta dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia. Alla ricerca della lingua perduta è la seconda parte della trilogia Inabili alla morte/Nezmožni umreti, realizzata da Mittelfest per GO!2025 con il sostegno della Regione Fvg e ispirata al romanzo di Joseph Roth La cripta dei cappuccini. La prima ha avuto luogo il 14 novembre dello scorso anno proprio sul palcoscenico del Teatro Nazionale di Nova Gorica.
Alberto Bevilacqua, Direttore ERT: «Siamo entusiasti di inaugurare il cartellone 2025/2026 dell’ERT al Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica con Tragùdia, uno spettacolo di respiro internazionale che segna anche l’anteprima del Festival Lenghis. Un progetto, quello di Tragùdia e di Lenghis, che valorizza l’identità linguistica, intesa come fondamentale occasione di confronto tra culture, e che testimonia la capacità del Circuito ERT, come scriveva Walt Whitman, di contenere moltitudini».
Due i convegni in programma: venerdì 24 ottobre alle 18 in Sala Riva Piazzutta è programmata l’Assemblee dai autores e des autoris pal teatri furlan, un incontro in ascolto delle idee e delle esigenze che girano nell’aria del teatro in Friuli, moderato dai rappresentanti di Mateârium e del Teatri Stabil Furlan sullo stato della drammaturgia contemporanea in Friuli, con la partecipazione di autori e autrici teatrali impegnati nella scrittura di oggi.
Martedì 28 ottobre alle 11.00 (Auditorium della Cultura Friulana), SA-VOLTÂ - La traduzion pal teatri ta lis lenghis piçulis dedicatoalla traduzione teatrale con drammaturghi e traduttoricon Gabriele Zanello, Elisa Copetti, Axel Zanella, Davide Carnevali, Ivor Martiniç, Federico Scarpin, PierPaolo Piludu, Serena Fogolini, Jos Thie
Per tutte le informazioni: https://lenghisfestival.it/