Il primo protocollo per costruire a ZERO barriere e ZERO impatto ambientale.
Un progetto di ricerca innovativo, un tavolo tecnico formato da professionisti, architetti e ingegneri, una stretta sinergia di intenti tra aziende e associazioni no-profit: così nasce Casa Zero Barriere, il primo protocollo costruttivo per realizzare edifici senza barriere architettoniche e con il minor impatto ambientale possibile.
Ideatore e promotore dell’iniziativa è Biohaus, azienda friulana che da 15 anni opera nel settore del green building e dell’edilizia sostenibile. Il progetto ha preso il via con la collaborazione di aziende di riferimento nei propri settori: ThyssenKrupp Encasa, per gli ascensori e la mobilità domestica, Vimar per la domotica e l’automazione e Harpo per il verde pensile.
Casa Zero Barriere non rappresenta un singolo progetto di casa o di un edificio modello, ma è un vero e proprio concept progettuale e costruttivo, un insieme di linee guida per costruire edifici passivi, ecosostenibili, a risparmio energetico e senza alcuna barriera architettonica.
SOSTENIBILITA’ assume quindi un duplice significato: da un lato sostenibilità per l’uomo attraverso edifici vivibili e sani che siano godibili da tutti, indipendentemente dalla loro età e condizione fisica, in modo pieno e libero e dall’altro sostenibilità ambientale costruendo con materiali ecologici e garantendo il più elevato risparmio energetico.
Casa Zero Barriere, infatti, verrà progettata e realizzata secondo le norme della certificazione Passivhausrilasciata dal Passiv Haus Institut (PHI), il più autorevole istituto indipendente di ricerca e di certificazione per componenti ed edifici passivi.
L’impegno di Biohaus e delle aziende partner è quindi quello di creare un nuovo modo di costruire che sia prima di tutto rigoroso e certificato, ma anche facilmente replicabile e realizzabile per qualsiasi tipologia di casa o edificio.
Lo spazio abitativo deve essere più vivibile e sicuro per tutti, per chi ha problemi di disabilità, per le persone anziane e per le famiglie con bambini. Verranno proposte soluzioni innovative per l’automazione domestica per la massima praticità d’uso, tecnologie impiantistiche per una elevata qualità dell’aria ed i massimi livelli di sicurezza e di libertà di movimento.
Sono state coinvolte anche diverse associazioni no-profit nazionali che conoscono le esigenze delle persone disabili all’interno della casa e dei luoghi di lavoro: il loro contributo è fondamentale proprio per soddisfare i bisogni reali e quotidiani di chi necessita di particolari soluzioni per fruire comodamente degli spazi abitativi. Soluzioni che nel concept Zero Barriere devono essere utili a tutti i committenti.
Dopo la firma degli obiettivi condivisi tra le aziende e le associazioni, il Tavolo Tecnico di Casa Zero Barriere è al lavoro per creare “nero su bianco” il protocollo costruttivo e per dare vita al primo progetto reale di una Casa Zero Barriere che potrebbe essere realizzata in tempi brevi.